Reperti

Pendaglio a catenelle bronzeo (Tillai)

Nel sito di Tillai, in territorio di Dorgali, è stato ritrovato un pendaglio in bronzo (fig. 1) attualmente esposto al Museo Archeologico di Dorgali insieme ad altri di simile fattura provenienti dalla stessa località.

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Fig. 1 - Pendaglio da Tillai-Dorgali (da http://www.museoarcheologicodorgali.it/wp/wp-content/uploads/2014/09/7.png).

Il pendaglio è formato da tre catenelle appese ad un grande anello in bronzo, aperto ad un lato, a cui sono state agganciate tre catenelle realizzate con una serie di elementi a forma di numero "8". Alla base di ciascuna catenella è attaccato a sua volta un elemento simile a una foglia (lanceolato) decorato con punti impressi e piccole borchie.
Un oggetto analogo a questo è stato ritrovato nel villaggio nuragico di Isportana-Dorgali, costituito da una singola catenella bronzea con pendaglio (fig. 2).

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Fig. 2 - Catenella bronzea con pendaglio lanceolato da Isportana-Dorgali (da Lo Schiavo 1980, Tav. XLVII n. 3).


Inoltre questo tipo di reperto sembra trovare confronti con uguali esemplari di pendenti a catenelle rinvenuti in nuraghi, tombe e ripostigli di varie località della Sardegna, talora anche sconosciute (Lanusei, Tìana, Gadoni, Serri, Ballao, etc.) e di cui si ha notizia a partire dalla seconda metà dell’Ottocento in seguito a vecchi scavi, o a scoperte fortuite o abusive (figg. 3, 4, 5).
Pertanto, sulla base dei dati finora pubblicati risulta difficoltosa la loro attribuzione cronologica e culturale: fino a poco tempo fa erano stati datati all’Età Nuragica (VIII-VII secolo a.C.), invece oggi si preferisce inquadrarli nell’ambito dell’Età Altomedievale (476-1000/1066 d.C.).

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Fig. 3 - Pendaglio a catenelle rinvenuto presso un nuraghe di Tìana (da PINZA 1901, Tav. XVII, p. 171)
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Fig. 4 - Pendaglio a catenelle finienti in lamine lanceolate-Museo archeologico Nazionale di Sassari già Coll. Dessì (da Lilliu 1966, n. 339 p. 448).
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Fig. 5 - Collare in bronzo con catenelle terminanti con elementi foliati dal nuraghe Sanu-Taccu di Osini, esposto al Museo Speleo-Archeologico di Nuoro (da Fadda 2006, fig. 65, p.62).

La funzione di questi oggetti è ancora oggi controversa: la maggior parte degli studiosi li interpreta come oggetti ornamentali.

Bibliografia

  • FOIS A., Gli ornamenti nuragici del Museo “G. A. Sanna” di Sassari, Collana a cura di LO SCHIAVO F. e DEMARTIS M. G., Piedimonte Matese 2000, pp. 50-51, p. 60, p. 124
  • FOIS A., Gli ornamenti, in MORAVETTI A., ALBA E., FODDAI L. (a cura di), La Sardegna Nuragica. Storia e materiali, Sassari 2014, pag. 280.
  • LILLIU G., Sculture della Sardegna Nuragica, Verona 1966, pp. 448-449, n. 339
  • FADDA M. A., Il museo speleo-archeologico di Nuoro, Sardegna Archeologica. Guide e itinerari, 17, Sassari 2006, fig. 65, p. 62.
  • FADDA M. A. (a cura di), Il futuro del passato di Osini. Archeologia, ambiente e storia, Nuoro 2004, pp. 42-43
  • PINZA G., Monumenti primitivi della Sardegna, Roma 1901, p. 144, p. 192, Tav. XVII n. 11.
  • PULACCHINI D., Il museo archeologico di Dorgali, Sardegna Archeologica. Guide e itinerari, 27, Sassari 1998, p. 32.
  • SPANO G., Ultime scoperte, in Bullettino archeologico sardo, VI (dicembre), Roma 1860, pp. 185-186.

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