Presso il sito archeologico di Siddai ’e Susu, in territorio di Dorgali (fig. 1) è stato scoperto in maniera fortuita un disco di bronzo, una sorta di targa (dimensioni: diam. 11,29 cm; spess. 2,9 cm; peso 345,5 g.).

Fig. 1 - Panoramica aerea del sito di Siddai-Dorgali
(da DELUSSU, IBBA 2012, fig. 1, p. 2196).

Nel lato anteriore di questa lastra in metallo è presente un'iscrizione latina quasi completa, in cui è citato con il titolo di vir clarissimus il prefetto dei vigili di Roma Egnatuleius Anastasius, mentre la parte posteriore, priva di testo, presenta difetti derivati dalla fase di lavorazione (figg. 2, 3).

Figg. 2, 3 - Disco in bronzo con iscrizione tardo-romana da Siddai-Dorgali (da DELUSSU, IBBA 2012, fig. 2, p. 2197).

Ogni singola parola del testo, incisa con l’uso di lettere regolari ed eleganti, è distaccata da un punto fermo e da sette foglie d’edera stilizzate, di forma pressappoco ovale (fig. 4). 

Fig. 4 - Disco in bronzo con iscrizione tardo-romana da Siddai-Dorgali. (da http://www.museoarcheologicodorgali.it/wp/wp-content/uploads/2014/09/15.png).

Sulla base di una serie di indizi desunti dal testo (paleografia, onomastica e titolatura), l’anno di datazione del disco va ricercato nell’arco temporale compreso tra il 326 e il 337 d.C., corrispondente al lasso di tempo in cui prestava servizio il prefetto di presunta origine africana che lo commissionò. È dunque assai probabile che l’iscrizione che ricorda il prefetto dei vigili venne incisa in un disco di bronzo murato in un edificio al giorno d'oggi distrutto.
Il reperto è esposto nel Museo Civico Archeologico di Dorgali.