Martelli in pietra
All’interno di una capanna che si trova vicino al tempio a megaron 1 (fig. 1) sono stati ritrovati numerosi esemplari di martelli in pietra realizzati prevalentemente con lunghi ciottoli portati dal fiume sottostante, la cui funzione era quella di ridurre in frantumi i minerali (fig. 2).
Anche l’insula 1 restituisce martelli di pietra di Età Nuragica (VIII sec. a.C.) di varie forme (fig. 3), che furono anche in questo caso usati dagli artigiani per la frantumazione dei pani di piombo rinvenuti ancora in situ. Ad esempio, quelli rinvenuti nelle fornaci del vano 15, sono caratterizzati da impugnature ben lavorate (fig. 4).
Bibliografia
- FADDA M.A., Il villaggio santuario di S'Arcu 'e Is Forros, Sardegna archeologica. Guide e itinerari , 48, Sassari 2012, pp. 8-10, pp. 46-47, p. 49, p. 68.
- FADDA M.A., S’Arcu’e Is Forros: Nuragici, Filistei e Fenici fra i monti della Sardegna, in Archeologia Viva, 155, XXXI, Firenze 2012, pp. 46-57.
- FADDA M.A., Villagrande Strisaili. Il santuario nuragico di S'Arcu 'e Is Forros e le insulae degli artigiani fusori, in Nel segno dell’acqua. Santuari e bronzi votivi della Sardegna nuragica, Sassari 2014, p. 213.