Lo stagno di Tortolì
Lo stagno, ubicato a nord-ovest di Capo Bellavista, è un bacino chiuso di forma circolare irregolare che occupa una superficie di 290 ettari ed è contornato da altri piccoli bacini, mentre un lungo cordone dunale lo separa dal mare (fig. 1). Il suo unico immissario è il Rio Girasole e ha una profondità media che oscilla tra un metro e un metro e mezzo. Nella zona orientale sono presenti due sbocchi a mare, provvisti di moderni lavorieri per la cattura del pesce e il ricambio delle acque.

Caratterizzato da una rigogliosa vegetazione formata soprattutto da canneti, ospita numerose specie avicole quali cormorani (fig. 2), anatre (fig. 3), gabbiani e, nel periodo invernale, il falco pellegrino (fig. 4).



Si ritiene che proprio qui fosse ubicato l’antico Sulpicius Portus citato nella "Geografia" di Tolomeo (II secolo d.C.).
Lo stagno è attualmente impiegato nell’itticoltura: oltre alla valorizzazione del prodotto ittico locale, vengono portate avanti le attività legate all’acquacoltura, con l’allevamento di cozze, anguille, branzini, orate e gamberi, nel pieno rispetto dell’ambiente e del mantenimento degli equilibri ecologici e naturalistici dell’area.
Bibliografia
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