Lo stagno di Tortolì
Lo stagno, ubicato a nord-ovest di Capo Bellavista, è un bacino chiuso di forma circolare irregolare che occupa una superficie di 290 ettari ed è contornato da altri piccoli bacini, mentre un lungo cordone dunale lo separa dal mare (fig. 1). Il suo unico immissario è il Rio Girasole e ha una profondità media che oscilla tra un metro e un metro e mezzo. Nella zona orientale sono presenti due sbocchi a mare, provvisti di moderni lavorieri per la cattura del pesce e il ricambio delle acque.
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Caratterizzato da una rigogliosa vegetazione formata soprattutto da canneti, ospita numerose specie avicole quali cormorani (fig. 2), anatre (fig. 3), gabbiani e, nel periodo invernale, il falco pellegrino (fig. 4).
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Si ritiene che proprio qui fosse ubicato l’antico Sulpicius Portus citato nella "Geografia" di Tolomeo (II secolo d.C.).
Lo stagno è attualmente impiegato nell’itticoltura: oltre alla valorizzazione del prodotto ittico locale, vengono portate avanti le attività legate all’acquacoltura, con l’allevamento di cozze, anguille, branzini, orate e gamberi, nel pieno rispetto dell’ambiente e del mantenimento degli equilibri ecologici e naturalistici dell’area.
Bibliografia
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- E. TURRI, Lagune d’Italia: visita alle zone umide lungo le coste dei nostri mari a piedi, in barca, in bicicletta, Milano 1999.