Reperti

Anfora a corpo ovoide

(VI sec. a.C.?)

Il mare di Arbatax ha restituito e continua a restituire numerose testimonianze del passato. Fra queste, le anfore rappresentano uno dei reperti che si recupera con maggiore frequenza.

Ritrovata dalla Tenenza di Arbatax nel 1992, quest’anfora a corpo ovoide (fig. 1) con breve orlo a colletto svasato e anse cilindriche, ha un’altezza di 53 cm e un diametro di 42. Viene datata, pur con qualche dubbio, al VI secolo a.C.

Per la sagoma del corpo e per le anse può essere paragonata alle anfore etrusche (figg. 3-4), dalle quali si discosta, tuttavia, per l’andamento dell’orlo, qui dritto e irregolare.

Dalla fine del VII secolo a.C. nell’Etruria meridionale inizia una produzione di anfore destinate ad esportare il vino della regione, che durerà sino al III secolo. Questi contenitori sono stati ritrovati in diversi centri costieri della penisola italiana e in numerosi relitti localizzati lungo le coste.

1
Fig. 1 - Anfora a corpo ovoide dal mare di Arbatax (da Salvi et alii 2005, p. 72).
2
Fig. 2 - Anfore etrusche, VII-VI secolo a.C. (da Caravale, Toffoletti 1998, p. 77).
3
Fig. 3 - Anfora etrusca del tipo Py 1/2, VII-VI secolo a.C. (da Caravale, Toffoletti 1998, p. 76).
4
Fig. 4 - Anfora etrusca del tipo Py 4A, V-III secolo a.C. (da Caravale, Toffoletti 1998, p. 79).





 

Bibliografia

  • A. CARAVALE, I. TOFFOLETTI, Anfore antiche. Conoscerle e identificarle, Atripalda 1998, pp. 76-77.
  • D. SALVI, P. BERNARDINI, M.R. MANUNTZA, G. GASPERETTI, (a cura di L. PUTZU, E. GAUDINA), Tesori riscoperti dalla terra e dal mare: la Guardia di Finanza in Sardegna, Cagliari 2005, p. 72.

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