Reperti

Bilancia in bronzo

Il canonico Giovanni Spano, nel fare il resoconto delle scoperte avvenute in Sardegna nel 1861 per il Bullettino Archeologico Sardo, segnala il ritrovamento di una bilancia di Età Romana: «Nel villaggio di Tortolì si è fatta la scoperta di una bilancia di bronzo. Nella vigna del Cav. Don Giovanni Cardia, sita nella regione detta Pisana, nell’atto che si lavorava per piantarvi un orto, vi scopersero molte fondamenta di case da cui estrassero molti vasi romani di forma bislunga, ed altri rottami di stoviglie in mezzo a questi trovarono una bilancia molto singolare, perché oltre il piatto che era sostenuto da quattro fili tanto al di sopra che di sotto al giogo ha dei rampini ben lavorati, formati a teste di cigno, cioè uno sopra, e due di sotto. Questa bilancia è simile a quelle che si usano attualmente in Sardegna; il rampino che sta nella parte di sotto, e vicino all' altro che sostiene il piatto, ossia il disco, serviva per quando si voleva pesare qualche cosa solida, che non potesse contenere nel disco. Era in sostanza una bilancia portabile. Nella verga vi si vedono i numeri notati sino a IV, e tra l' uno e l'altro numero si vedono segnate le oncie per mezzo di piccoli intagli…».

Lo Spano, pur definendola “bilancia”, descrive in realtà una “stadera”, cioè un particolare strumento per pesare basato sul principio della leva (figg. 1-2).

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Fig. 1 - Stadera di Età Romana (da https://it.wikipedia.org/wiki/Stadera#/media/File:Balance_romaineGP.jpg).
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Fig. 2 - Stadera in bronzo conservata presso il Museo “A. Sanna” di Sassari (foto M.G. Arru).

A differenza della bilancia, che ha bracci uguali e in cui occorre equilibrare l'oggetto da pesare con un peso uguale, nella stadera l'asta di sospensione è asimmetrica: sul braccio più lungo, che può recare una o più scale, scorre un peso detto “romano”; su quello più corto può esservi o un piatto o un gancio su cui si posiziona o si appende la merce da pesare (fig. 3).

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Fig. 3 - Il sistema di pesatura della stadera (da http://www.treccani.it/enciclopedia/stadera/).

Facendo scorrere il romano lungo la scala si raggiunge una posizione di equilibrio nella quale il braccio graduato si porta in posizione orizzontale. La posizione del romano sulla scala indica dunque il peso cercato. Il “romano” aveva spesso la forma di bustino umano o di altra figura (fig. 4).

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Fig. 4 - Stadera di Età Romana (da Il Museo archeologico "G.A. Sanna" di Sassari 2000, p. 151).

 

Bibliografia

  • R. J. ROWLAND, Ritrovamenti romani in Sardegna, Roma 1981.
  • G. SPANO, Ultime scoperte, in Bullettino Archeologico Sardo, VII, 1861, pp. 60-61.
  • Il Museo archeologico "G.A. Sanna" di Sassari (a cura di F. Lo Schiavo), Piedimonte Matese 2000.  

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