Il chiostro
Il chiostro costituiva il cuore della vita della comunità monastica. Aveva l’aspetto di un grande spazio aperto circondato su quattro lati da porticati, che consentivano ai monaci di pregare e muoversi anche durante la cattiva stagione. Spesso era la sede di gran parte delle attività quotidiane dei monaci, dal momento che ai religiosi era vietato rimanere nel dormitorio o negli altri ambienti di servizio durante le ore non stabilite. Dal chiostro i monaci potevano accedere direttamente alla chiesa, alla dispensa, al refettorio o alle proprie celle.
Il chiostro era inteso anche come luogo in cui meditare, pregare, leggere. Di pianta rettangolare o quadrata possedeva generalmente un pozzo al centro che, oltre alla sua funzione primaria, rimandava al significato di fons vitae, (l’acqua come simbolo di purificazione e rinnovamento dello spirito).
I monaci camaldolesi di San Nicola di Trullas, dal chiostro, potevano accedere alla dispensa, al refettorio o alle proprie celle (figg. 1-4).
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