Reperti

La ceramica di “tipo Raqqa”

All’interno del Palazzo di Baldu e nei suoi crolli sono stati individuati frammenti ceramici rari e pregiati, tra i quali spicca il “tipo Raqqa” (fig. 1), di produzione medio-orientale.

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Fig. 1 - - Luogosanto, Palazzo di Baldu: frammenti ceramici di “tipo Raqqa” (foto di F. Pinna).
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Fig. 2 - - Luogosanto, Palazzo di Baldu: frammenti ceramici di “tipo Raqqa”, superficie interna (foto di Unicity S.p.A.).

Tali frammenti si distinguono per l’impasto e per la decorazione dipinta sotto l’invetriatura databili alla fine del XII-prima metà del XIII secolo, catalogati come “di tipo Raqqa”: il nome deriva dalla località siriana dove venne rinvenuta per la prima volta dagli archeologi. Nei pezzi rinvenuti nel Palazzo di Baldu la vetrina, turchese e trasparente, è posta al di sopra dei motivi floreali ed epigrafici dipinti. Sono attestate sia forme aperte come le scodelle, sia quelle chiuse, quali le giare (cfr. figg 3-4): a queste ultime potrebbero appartenere i frammenti rinvenuti a Luogosanto.

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Fig. 3 - Giara siriaca in ceramica di tipo Raqqa della dinastia Ayyubida (XV secolo), (da https://www.pinterest.com/minxlette/sca-pottery-and-dishes/).
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Fig. 4 - Giara siriaca in ceramica di “tipo Raqqa” della dinastia Abbaside (XIII sec d.C.), (da https://www.pinterest.com/aishaabdel9/islamic-art-ceramic-ewers-and-vases/).

Tali manufatti indicano l’intensificazione dei rapporti tra la Sardegna e le aree orientali, bizantine ed islamiche tra il XII e il XIII secolo, attraverso le rotte privilegiate di Pisa e Genova.

Bibliografia

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