Reperti

Giare islamiche

All’interno del Palazzo di Baldu sono stati individuati reperti riconducibili a produzioni ceramiche eseguite in aree islamiche: alcuni dovevano far parte di una giara collocata in un pozzetto nel vano iota (ι).

Si tratta di svariati frammenti di contenitori per alimenti caratterizzati da decorazioni impresse sull’argilla ancora cruda con motivi floreali e geometrici disposti su fasce sovrapposte (fig. 1). La superficie esterna di alcuni manufatti poteva essere ricoperta da una vetrina celeste-turchese (figg. 2-3).

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Fig. 1 - Luogosanto, Palazzo di Baldu: frammenti di giare islamica con decorazione impressa a stampo (a. foto di F. Pinna; b. foto di Unicity S.p.A.).
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Fig. 2 - Luogosanto, Palazzo di Baldu: frammenti di contenitore da trasporto stampigliati e smaltati (foto di F. Pinna).
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Fig. 3 - Luogosanto, Palazzo di Baldu: frammenti di contenitore da trasporto stampigliati e smaltati (foto di Unicity S.p.A.).

Queste giare venivano prodotte in Spagna e Marocco, tra il XII e il XIV secolo e in tali regioni utilizzate per contenere l’acqua per i lavaggi rituali (abluzioni), (fig. 4).

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Fig. 4 - Corredo ceramico per le abluzioni (Navarro, Jimenez 2009, p. 697).


Successivamente furono utilizzate come recipienti per il trasporto di olio e cereali commerciati da Pisa e Genova in tutto il Mediterraneo. Una volta giunte a destinazione, venivano ulteriormente riutilizzate come depositi d'acqua, forse anche nel caso del contenitore ritrovato nell’ambiente iota a Sud del Palazzo di Baldu.

In Sardegna, esemplari simili sono molto rari: è stato rinvenuto un manufatto durante lo scavo subacqueo del relitto di Cala dell’Olandese, ricomposto quasi interamente (fig. 5).

 

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Fig. 5 - Sassari, Museo G.A. Sanna: giara islamica da Alghero, Cala Galera (da https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Giara_islamica_da_alghero,_cala_galera,_XIII_sec._02.JPG).

 

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