Il territorio di Sardara in Età Prenuragica
Il territorio di Sardara è ricco di testimonianze archeologiche che documentano la presenza dell’uomo a partire da epoche molto antiche, come proverebbero i rinvenimenti in depositi alluvionali presso Nuraxi Arrigau di manufatti in pietra collocabili nel periodo del Paleolitico Inferiore (450.000 - 120.000 anni fa).
Dalla località Pranu Sisinni provengono, invece, materiali del Neolitico Recente, relativi alla Cultura di Ozieri, costituiti in particolare da una grande quantità di ossidiana e vari frammenti fittili, databili alla fine del IV millennio a.C. (figg. 1-2-3).
Si tratta verosimilmente di reperti relativi ad un villaggio prenuragico, riconosciuto grazie alla presenza sul terreno di segmenti di muri curvilinei riferibili a piccole costruzioni circolari con zoccoli in pietra.
L’Età del Rame (chiamata anche Eneolitico, 2800 - 1800 a.C.) è documentata in siti attivi anche nella successiva epoca nuragica, come i villaggi di Canal’e Linu, nuraghe Columbus e nei pressi di Nuraxi Arrigau.
Non sono state ritrovate tracce relative alle fasi della Cultura Campaniforme, mentre i resti sepolcrali della domus de janas di Pedralba attestano le fasi della Cultura di Bonnannaro.
Bibliografia
- L. USAI, Le testimonianze archeologiche del territorio di Sardara, in Archeologia a Sardara. Da Sant’Anastasia a Monreale, in Quaderni Didattici della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Cagliari e Oristano, 11, 2003, pp. 41-44.
- G. UGAS, Centralità e periferia. Modelli d'uso del territorio in età nuragica: il Guspinese, in M. Khanoussi, P. Ruggeri, C. Vismara, L'Africa romana: atti del XII Convegno di studio, (12-15 dicembre 1996, Olbia), Sassari 1998, vol. 2, pp. 513-548.
- L. USAI, Il villaggio prenuragico di Pranu Sisinni (Sardara), Quaderni della Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, 5, 1988, pp. 21-38.