Il battistero cristiano
In Epoca Tardo-Antica l’assetto urbano di Tharros muta, e la città si articola in nuclei separati, fra i quali hanno rilevante importanza quelli religiosi.
In questo quadro è significativa la trasformazione del settore a Nord delle Terme n. 1, poste sul litorale prospiciente il Golfo di Oristano (fig. 1).
Nello spazio a settentrione adiacente alle Terme, e addossato ad esse, nel corso del VI sec. d.C. fu costruito un piccolo complesso utilizzando blocchi di arenaria e materiali provenienti da vecchi edifici già degradati.
Di questo complesso si individuano un vano absidato con adiacenti piccoli ambienti rettangolari ed un’aula battesimale (fig. 2).
La struttura destinata a questa liturgia era anch’essa absidata e conteneva la vasca battesimale di forma esagonale (fig. 3).
La presenza di un tratto di muro con le basi di due colonne ci indica che la vasca doveva essere coperta da un baldacchino (fig. 4).
Il battesimo avveniva per immersione del battezzando adulto, che sedeva in un apposito seggio costruito in opera cementizia (fig. 5).
Il pavimento dell’aula battesimale, così come la struttura della vasca, è composto da grandi lastre di basalto, pressocché identiche a quelle della pavimentazione stradale; con ogni verosimiglianza le lastre provengono dallo spoglio di un tratto di strada non più in uso (fig. 6).
La tradizione medievale colloca a Tharros la Ecclesia S. Marci, ed è stata proposta l’identificazione di questa Ecclesia con le strutture a Nord delle Terme n. 1. Il complesso sarebbe l’indizio della presenza di un piccolo nucleo di monaci che si erano installati nel vecchio centro urbano, ormai quasi del tutto abbandonato. L’intitolazione al Santo ha poi dato il nome all’intera penisola, rimasto sino ai giorni nostri.
Bibliografia
- A.M. GIUNTELLA, Materiali per la forma urbis di Tharros tardo-romana e altomedievale, in P.G. SPANU (ed.), Materiali per una topografia urbana. Status quaestionis e nuove acquisizioni, Oristano 1995, pp. 130-139.
- P.G. SPANU, La Sardegna bizantina tra VI e VII secolo, Oristano 1998, pp. 80-85.