Ceramiche fenicie più antiche
Vi è una fase molto antica di Monte Sirai che risale alla seconda metà dell’VIII secolo a.C. Lo indicano reperti non in connessione, per ora, con strutture edilizie né sepolture: una documentazione che cresce, che si distribuisce fra il 740 e il 650 a.C. circa, con ceramiche presenti anche in aree vicine (figg. 1-2).
Si tratta di reperti che hanno una cronologia simile ad altri, ben noti, provenienti dal tempio di Astarte, come bronzi nuragici, fenici e forse la stessa statua di Astarte. Magari in relazione non con il tempio ma con il nuraghe lì vicino, luogo di aggregazione ed espressivo di un nuova realtà insediativa prodotta dall’incontro tra fenici di Sant’Antioco e indigeni di cultura nuragica (fig. 3). Di una fase successiva sono le forme ceramiche attestate nelle tombe fenicie di VII-VI secolo a.C. (fig. 4).
In linea generale le ceramiche fenicie tipiche di questi tempi antichi sono l’oinochoe, o brocca, con orlo a fungo o con becco lobato di varia foggia, spesso con la caratteristica red slip, o verniciatura rosso lucida, oltre a piatti a decorazione dipinta, tripodi, coppe, lucerne.
Bibliografia
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- M. GUIRGUIS, Monte Sirai 1963-2013 mezzo secolo di indagini archeologiche, Sassari.
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