La torre E (fig. 1) si trova sul lato settentrionale del bastione di Su Nuraxi (XV-XIII sec. a.C.).

Fig. 1 - Planimetria del sito di Su Nuraxi, nuraghe e villaggio (da LILLIU 1962, Tavola LVI.1, p. 328).

Dal cortile, attraverso un lungo corridoio curvilineo che corre tra la massa muraria della cortina NO del bastione e il mastio, si accede all’andito di ingresso della torre perimetrale (figg. 2, 3), lungo 3,70/1,00 m. e largo 0,75/1,03 m.

Fig. 2 - Particolare del cortile in cui si vede al centro l’ingresso alla camera della torre E (foto di Unicity S.p.A.).

Fig. 3 - Andito di accesso alla camera della torre E (da LILLIU 1962, Tavola LXV.2, p. 337).

A sinistra dell’accesso al corridoio si apre la piccola cella di guardia, di pianta semicircolare, trasformata durante la Fase C (XII-X secolo a.C.) in un catino per la raccolta delle acque piovane. La torre E, che in origine era formata da due camere sovrapposte, presenta diametro basale ed altezza di volta di 4,40 x 8,40 m. Al centro del vano si trova un pozzo circolare (diametro interno m. 1,11/2,30; profondità m. 2,15), con pavimento interno e bocca realizzati con grossolane pietre disposte a filari, databile alla Fase C, al cui interno è stato recuperato il manico in bronzo di un secchio nuragico utilizzato per attingere l’acqua.

Fig. 4 - Camera della torre E (da LILLIU 1962, Tavola LXV.1, p. 337).

Il doppio ordine di feritoie ricavate nella parete della camera inferiore è maggiore rispetto a quello riscontrato nelle altre torri del bastione: si hanno infatti dieci aperture nell’ordine inferiore ed otto in quello superiore. Il rifascio murario del bastione causò l’occlusione delle feritoie (fig. 4).