Il temenos
Il tempio è racchiuso all’interno di un grande temenos, ossia un recinto di pianta sub-ellittica, provvisto di panchina ricavata alla base del muro perimetrale che delimitava l’area sacra, dal momento che non era consentito ai fedeli l’accesso all’interno del tempio (fig. 1).
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Questo spazio aperto ingloba nella sua costruzione una delle capanne che fanno parte della fase edilizia più antica del sito. All’interno, a Ovest, era racchiuso un edificio di servizio di pianta circolare con ingresso trapezoidale, usato come abitazione del guardiano e come deposito destinato a raccogliere i materiali votivi portati dai fedeli nel corso delle ricorrenze religiose, definibile come una struttura polivalente di appoggio al tempio (fig. 2).
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Apposite basi per le offerte, ancora collocate ai due lati dell’ingresso, conservavano i resti di spade votive fissate da colate di piombo (fig. 3).
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Bibliografia
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- FADDA M.A., Antichi sardi purificati, in Archeologia Viva, 57, Firenze 1995, pp. 78-83.
- FADDA M.A., Antichi sardi purificati. Atto secondo, in Archeologia Viva, Firenze gennaio 2011.
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- FADDA M.A., S’Arcu’e Is Forros: Nuragici, Filistei e Fenici fra i monti della Sardegna, in Archeologia Viva, 155, XXXI, Firenze 2012, pp. 46-57.
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- NIEDDU C., Complesso archeologico di S'Arcu 'e is Forros, in C. Nieddu (a cura di), Siti archeologici d'Ogliastra, Tortolì 2006, pp. 64-65.