Leone bronzeo
Gli scavi sistematici condotti presso l’area del tempio a megaron di S’Arcu ’e Is Forros (fig. 1), sede di riunione religiosa, politica ed economica per la comunità del vasto territorio ogliastrino, hanno anche consentito il recupero di ricche donazioni di statuine votive in bronzo, presumibilmente connesse al culto delle acque.
Tra i bronzi raffigurati in cui sono rappresentati anche gli animali risalta una scultura bronzea in miniatura di leone a tutto tondo di notevole finezza, realizzata con la complessa tecnica della fusione a cera persa, frutto di contatti extra insulari.
La raffigurazione zoomorfa (Età Orientalizzante, VII sec. a.C.) si caratterizza per la testa rivolta in avanti, il corpo massiccio con le masse muscolari modellate, le zampe fuse con la piccola base su cui si accovaccia la figurina e la coda sollevata (fig. 2).
Il motivo, finora quasi sconosciuto nell’ambito dell’iconografia dei bronzetti nuragici, si confronta con un’altra figurina in bronzo di leone (fig. 3), rinvenuto presso il deposito votivo dello straordinario santuario nuragico di Nurdole-Orani (fig. 4) ed esposto al Museo Archeologico Nazionale di Nuoro.
L’animale, lievemente piegato sulle zampe anteriori, è stato interpretato come prodotto di scambi commerciali con l’Etruria avvenuti durante il periodo Orientalizzante.
Bibliografia
- FADDA M.A., Il museo speleo-archeologico di Nuoro, Sardegna archeologica. Guide e itinerari , 17, Sassari 2006, pp. 71-73, fig. 78.
- FADDA M.A., Il villaggio santuario di S'Arcu 'e Is Forros, Sardegna archeologica. Guide e itinerari , 48, Sassari 2012, p. 19, fig. 23.
- FADDA M.A., Villagrande Strisaili. Il santuario nuragico di S'Arcu 'e Is Forros e le insulae degli artigiani fusori, in Nel segno dell’acqua. Santuari e bronzi votivi della Sardegna nuragica, Sassari 2014, p. 203, fig. 319.
- FADDA M.A., Il sacro monte di Nurdole-Sardegna nuragica, in Archeologia Viva, settembre-ottobre 2014, 167, pp. 28-40.