Reperti

Anfora Almagro 51 (Keay XXIII / Lusitana IV)

(fine III-IV secolo d.C.)

Il mare di Arbatax ha restituito e continua a restituire numerose testimonianze del passato. Fra queste, le anfore rappresentano uno dei reperti che si recupera con maggiore frequenza.

Ritrovata dalla Tenenza di Arbatax nel 1992, quest’anfora a corpo cordiforme (fig. 1), è alta 49 cm ed ha un diametro di 84 cm. Presenta collo ristretto, bocca ampia e svasata, anse che uniscono il punto di massimo restringimento del collo con la parte mediana della spalla. Un breve puntale pieno chiude la parte inferiore.

Questo tipo di contenitore, prodotto nella Lusitania, è attestato dal III secolo a.C. alla prima metà del V, soprattutto nel Mediterraneo occidentale. Era utilizzato per il commercio delle conserve di pesce (figg. 2-4).

1
Fig. 1 - Anfora a corpo cordiforme, da Arbatax (da Salvi et alii 2005, p. 82).
2
Fig. 2 - Anfora Almagro 51 c (da Caravale, Toffoletti 1998, p. 138).
3
Fig. 3 - Anfora Almagro 51 c (da Caravale, Toffoletti 1998, p. 138).
4
Fig. 4 - Anfora Almagro 51 c (da Caravale, Toffoletti 1998, p. 138).





Bibliografia

  • M. BELTRAN LLORIS, Las anforas romanas en Espana, Zaragoza 1970.
  • A. CARAVALE, I. TOFFOLETTI, Anfore antiche. Conoscerle e identificarle, Atripalda 1998, p. 128.
  • C. FABIÃO, Las ánforas de Lusitania, Cerámicas hispanoromanas. Un estado de la cuestión, In D. BERNAL Y A. RIBERA LACOMBA (a cura di), Actas del XXVI Congreso Internacional de la Asociación Rei Cretariae Romanae Fautores, 2008; pp. 725-745, p. 740.
  • S.J. KEAY, Late Roman Amphorae in the Western Mediterranean. A Typology and Economic Study: The Catalan Evidence, BAR International Series 196, I, Oxford 1984, p. 82.
  • D. SALVI, P. BERNARDINI, M.R. MANUNTZA, G. GASPERETTI, (a cura di L. PUTZU, E. GAUDINA), Tesori riscoperti dalla terra e dal mare: la Guardia di Finanza in Sardegna, Cagliari 2005, p. 82.  

Menu