Schede di dettaglio

Il Museo Archeologico Comunale “Ferruccio Barreca”

Nel 1956 ebbero inizio a Sant’Antioco, l’antica Sulky, le campagne di scavo nell’area del tofet e della necropoli ipogeica. Gli scavi erano condotti dall’allora Soprintendente alle Antichità di Cagliari, Gennaro Pesce (fig. 1) e dall’Ispettore Ferruccio Barreca (fig. 2).

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Fig. 1 - Gennaro Pesce in un’immagine del 1942 (particolare da http://it.wikipedia.org/wiki/File:Sassari_-_Menhir_di_Monte_d%27Accoddi,_1942.jpg )
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Fig. 2 - Un’immagine di Ferruccio Barreca al lavoro (da BARTOLONI 2007, p. 5, fig. 1)

Gli scavi portarono alla luce reperti e strutture antiche. Per i primi si cercò immediata sistemazione, visto che presso il Museo Archeologico di Cagliari gli spazi disponibili erano scarsi e una prima conservazione potè effettuarsi presso due appartamenti di una palazzina che era stata costruita in zona prima che i lavori edilizi venissero fermati a causa dei numerosi rinvenimenti. Grazie a F. Barreca, al quale è intitolato l’attuale museo, venne creato un piccolo antiquarium aperto al pubblico.
Intorno alla metà degli Anni ’80 quegli stessi reperti vennero trasferiti al Monte Granatico del paese, che venne appositamente restaurato. Nel frattempo, agli inizi degli Anni ’70, venne progettato il nuovo Museo e nel 1973 venne edificata la struttura in un’area accanto al tofet, che, dopo varie vicissitudini, potè essere inaugurato alla fine del 2005 (fig. 3).

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Fig. 3 - Esterno dell’attuale Museo Archeologico Comunale di Sant’Antioco (da http://www.tharros.info/sites/Sulki/Sulki001a.jpg).


L’attuale museo possiede quattro sale, delle quali la prima introduce alle civiltà che si sono succedute nell’isola di Sant’Antioco ed è in parte dedicata alle origini dell’insediamento umano a partire dalla preistoria e dalla protostoria. Dalla seconda alla quarta sala l’esposizione riguarda i rinvenimenti effettuati nell’area della necropoli e del tofet, arricchita da pannelli esplicativi e plastici ricostruttivi (fig. 4). Di grande interesse è il video che ricostruisce il sarcofago ligneo della tomba n.11.

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Fig. 4 - Uno dei plastici con la ricostruzione del porto dell’antica Sulky (foto di M. Murgia).


Il museo si raggiunge percorrendo la Strada Statale 126 fino all’ingresso del paese. Una volta superato il ponte che congiunge l’isola del Sulcis con l’Isola maggiore, si gira verso destra e si percorre tutto il lungomare, lasciandosi il centro urbano sulla sinistra, fino a una curva a gomito, in prossimità dei cantieri nautici. Si svolta obbligatoriamente a sinistra e si percorre tutto il rettilineo che conduce direttamente al piazzale antistante il museo (fig. 5).

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Fig. 5 - Il Museo Archeologico visto dall’alto. A sinistra dell’edificio, il tofet (da Google Earth).

 

Bibliografia

  • P. BARTOLONI, Il museo archeologico comunale “F. Barreca” di Sant’Antioco, Sassari 2007.

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