Nell’area del posteggio dell’attuale complesso edilizio connesso a custodia, guida e valorizzazione del sito archeologico di Monte Sirai, è documentata in ampiezza una ulteriore estensione, in direzione nord, delle necropoli. Sono presenti diverse tipologie tombali, che si affiancano per epoca, alla documentazione di età cartaginese fra la parte finale del VI ed il IV secolo a.C. e alle tombe a camera della necropoli ipogeica.

Figg. 1-2 - Necropoli dell’area del posteggio (GUIRGUIS 2011, figg. 3-4).

Sono attestati rituali ancora connessi, in varie forme, all’incinerazione. Si distingue la presenza di banchi tufacei con ustrinum collettivo (fig. 3), ovvero un luogo specifico dove veniva praticata l’arsione del cadavere prima della deposizione nelle tombe a fossa.

Fig. 3 - Settori adibiti a ustrinum collettivo (GUIRGUIS 2012, fig. 6).

È possibile sostenere la compresenza, in parallelo con i nuclei cartaginesi legati alle tombe a camera scavate nella roccia, di altri ceti e popolazioni, con elementi locali ancora legati alle precedenti tradizioni fenicie.

Il sito appare frequentato, proprio in area vicina, in tempi molto antichi: sono stati rinvenuti documenti della cultura eneolitica sarda di Monte Claro (che mostrerebbe anche in questo caso una particolare attitudine per lo stanziamento in luoghi di altura).