Tomba a camera n. 5
La tomba a camera n. 5 è la più nota fra le tombe della necropoli ipogeica di Monte Sirai. La camera, preceduta dal consueto corridoio (detto dromos) con gradini (figg. 1-3), presenta un grande pilastro centrale decorato che gli studiosi ritengono porti a datare la tomba fra il 400 e il 250 a.C. circa.
La decorazione dei pilastri è nota nella tradizione delle tombe di area sulcitana, come a Sant’Antioco.
Il pilastro organizza lo spazio interno e presenta sulla faccia rivolta all’ingresso il segno in bassorilievo della dea Tinnit, insolitamente rovesciato (fig. 4).
Il motivo iconografico della divinità di antica origine fenicia e ben presente a Cartagine è qua impiegato in una tomba; il suo andamento è stato inteso a simbolo del rovesciamento che la morte rappresenta rispetto alla vita: la presenza in Sardegna nelle tombe preistoriche di segni ‘capovolti’ ha fatto anche pensare ad un’esecuzione influenzata da tale retroterra culturale.
La tomba mostra sarcofagi scavati nella roccia e nicchie, e presenta una ricostruzione scenografica dei corredi ceramici (fig. 5).
Bibliografia
- M. G. AMADASI - I. BRANCOLI, La necropoli, in MONTE SIRAI – II, Roma, pp. 95-121.
- P. BARTOLONI, La necropoli di Monte Sirai - I (Collezione di Studi Fenici, 41), Roma.
- P. BARTOLONI, Monte Sirai, Sassari.
- M. H. FANTAR, D. FANTAR, La nécropole, in MONTE SIRAI – IV, Roma 1967, pp. 63-81.
- M. GUIRGUIS, Monte Sirai 1963-2013 mezzo secolo di indagini archeologiche, Sassari.