I fenici si insediarono su un sito occupato da tempi molto antichi, come sappiamo dalle domus de janas fra la necropoli ipogeica e il tofet e le tracce della cultura di Monte Claro, tipica dell’età del Rame. Si distingue un vaso di questa antichissima cultura (risalente a duemila anni prima dei fenici, entro il terzo millennio a.C.!) dalla tomba 207 (fig. 1): si è ipotizzata la sepoltura di un indigeno, o, piuttosto, un’antica tomba ‘Monte Claro’ rispettata ai tempi della predisposizione della necropoli fenicia. Sono diversi i materiali di età nuragica provenienti da Monte Sirai: oltre al bronzo a cera persa raffigurante un cane, rinvenuto nel tempio di Astarte, non lontano dalla preesistente torre nuragica e con ogni probabilità ad essa relativo, vi sono numerose ceramiche d’impasto di tradizione nuragica e nuovi tipi che indicano la fusione culturale fra gruppi fenici e nuragici. Lo si vede bene nel non lontano nuraghe Sirai:

Figg. 1-2 - Vaso di tipo Monte Claro dalla tomba 207 (BOTTO 2014, fig. 7); contenitore con anse a gomito dal settore meridionale dell’acropoli (GUIRGUIS 2013, fig. 4).

ad esempio con la teglia della tomba 32 (fig. 3), associata con brocche fenicie, con un boccale (tomba 158, fig. 4, c, a sinistra), un’anforetta dalla tomba 253 (fig. 4, B), una pentola con evoluzione delle tipiche anse a gomito dal settore meridionale dell’acropoli (fig. 2).

Figg. 3-4 - Teglia di tipo nuragico dalla tomba 232 (BARTOLONI 1983, fig. 11, c-d); contenitori di tradizione indigena e cultura ‘mista’ dalle tombe 253 e 158 (GUIRGUIS 2012b, fig. 3).