Reperti

Lastrina in osso con Bes dal sacello del tempio Astarte

Fra i materiali in osso provenienti dallo scavo del tempio di Astarte si distinguono  un’immagine schematizzata del dio Bes e una palmetta di tipo fenicio.

 

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Fig. 1 - Il "tempio di Astarte" (foto Unicity S.p.A.)

 

Il viso di Bes, divinità di origine egiziana, è reso a maschera, con tagli sotto gli occhi - secondo lo schema della Gorgone, con la classica smorfia del viso che mostra la lingua. Le braccia, piegate e con gli avambracci contrapposti per i pugni, formano un triangolo con la sommità della lastrina. Le mani sostengono, secondo le diverse interpretazioni, i lembi di una veste (con eventuale trasparenza) o due serpenti, se pure non riprendono, nel riferimento egittizzante, l’iconografia nota di Osiride con due scettri.

Lo schema della palmetta, qua con petalo centrale più lungo e quattordici petali (sette a destra e sette a sinistra) lievemente decrescenti che si appoggiano su un piccolo capitello a fiore di loto, è tipico del patrimonio decorativo del Vicino Oriente.

 

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Figg. 2-3 - Bes e palmetta in osso dal tempio di Astarte (BARTOLONI 2004, fig. 22).

Le lastrine in osso - rinvenute assieme a numerosi altri frammenti sempre in osso, alcuni con motivi  animali, come la sfinge, e vegetali -  dovettero decorare superfici di manufatti legati al culto. La datazione può risalire ad età arcaica, attorno al VI secolo a.C.

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Fig. 4 - Sfinge in osso (foto MVO).

Bibliografia

  • P. BARTOLONI, Monte Sirai, Sassari.
  • S. MOSCATI, Il Bes di Monte Sirai, in RANL 34, 1979, pp. 233-39.
  • A. SPANÒ GIAMMELLARO, Brevi notazioni su una scultura del Museo Punico di Sabratha, in Quaderni di Archeologia della Libia, 17, pp. 41-51.

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