Protome maschile barbata dal tempio di Astarte
Le protomi e le maschere raffiguranti un volto umano sono fra le terrecotte votive più interessanti del mondo fenicio e punico. Le teste sono rappresentate a volte in stile egiziano, a volte in stile greco. Si trovano generalmente nelle tombe, come oggetto del corredo del defunto e a sua protezione; raramente, come a Monte Sirai, provengono da santuari.
La bella protome maschile rinvenuta nel ‘tempio di Astarte’ (fig. 1) mostra un’ampia acconciatura nella quale i riccioli dei capelli sono resi con lo schema chiamato ‘a lumachella’ impressa (figg. 3-4).
Il tipo di barba della nostra protome ricorda quella di una statua scolpita sul pilastro di una tomba della vicina Sulci (fig. 2).
La protome, molto simile ad esemplari conosciuti a Cartagine ed in Sicilia, risale ad un periodo compreso fra il VI ed il V secolo a.C.
Bibliografia
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- S. MOSCATI, Artigianato a Monte Sirai (Studia Punica, 10), Roma.