Statua di Astarte
La statua di culto della dea Astarte (Ashtart) è stata rinvenuta nel 1964 all’interno di una cella dell’omonimo tempio, risalente al II secolo a.C., che fu costruito sopra una torre nuragica (figg. 1-2).
La statua è oggi monca, rilavorata dopo danneggiamenti antichi dei quali si ignora la causa, ed è quanto resta di un manufatto precedente che risale al VII secolo a.C. In origine doveva quindi essere diversa: forse rappresentava una divinità in trono. La testa ci mostra la bravura e lo stile del primo scultore, di cultura fenicia (figg. 3-4).
Il manufatto scultoreo, ricavato da pietra della vicina località Paringianu, fu realizzato localmente ai tempi della presenza dei fenici a Sulky-Sant’Antioco e Monte Sirai. Lo si può ammirare al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, mentre una copia si trova al Museo Archeologico “Villa Sulcis” di Carbonia.
Bibliografia
- P. BARTOLONI, Monte Sirai, Sassari.
- A.M. BISI, Le origini della statuaria nel mondo coloniale fenicio (Per una riconsiderazione della 'Astarte' di Monte Sirai), Anales de la Univesidad de Cádiz, 03-04 (1986), pp. 107-121.
- M. GUIRGUIS, Monte Sirai 1963-2013, mezzo secolo di indagini archeologiche, Sassari.
- P. MATTHIAE, I primi imperi e i principati del Ferro, Milano.
- S. MOSCATI (a cura di), I Fenici (Palazzo Grassi, Venezia. Catalogo della Mostra), Bompiani